Di Alex Taylor e Chiara Bruzzano
Fai fatica a capire l’inglese parlato?
Guardi Friends su Netflix e ti sembra di capire tutto, ma improvvisamente senti le risate in sottofondo… e non capisci perché ridono?
Stai parlando con qualcuno in inglese e tutto fila liscio, ma poi l’altra persona all’improvviso tira fuori una frase intera così velocemente che sembra un’unica lunghissima parola?
Se queste situazioni ti suonano familiari, sei nel posto giusto!
In questa guida, ti spiegheremo perché capire l’inglese orale è difficile e come puoi migliorare la tua capacità di comprensione.
Inizieremo parlando dei motivi per cui capire l’inglese può essere difficile e che cosa succede nel cervello quando ascoltiamo.
Poi parleremo di alcuni problemi comuni e infine ti spiegheremo alcune tecniche per migliorare la tua comprensione orale.
Perché capire è così difficile?
Pensa all’ultima volta che hai ascoltato qualcosa in inglese. Che difficoltà hai avuto?
I 3 motivi che generalmente evidenziano le persone sono:
- Velocità (“parlava troppo veloce!”)
- Accento (“non capivo l’accento”)
- Lessico (“c’erano troppe parole che non sapevo”).
Ovviamente è normale pensare alle proprie difficoltà in questo modo.
In realtà, però, non è del tutto corretto.
Approfondiamo queste 3 difficoltà: sono davvero loro la fonte dei tuoi problemi?
- La velocità può sicuramente essere un problema. Tuttavia, secondo la ricerca, non è la velocità a determinare quanto riusciamo a capire, ma la nostra abilità di riconoscere le parole in forma orale rispetto alla conoscenza che ne abbiamo in forma scritta.
Poiché ci sono così tanti fattori nella comprensione orale (come vedremo di seguito), anche a velocità minore non è detto che riusciremo a capire meglio.
- Allora, se non è la velocità, è l’accento? Insomma, sì e no. In parte sì, perché ci si mette un po’ di tempo ad abituarsi alle voci; ma in parte no, perché anche persone con lo stesso accento parlano in modi diversi.
Diresti che tutti i romani o tutti i londinesi parlano esattamente allo stesso modo? Alcune persone sono più difficili da capire a prescindere, per via di come articolano i suoni.
- E infine il lessico: se una persona parla inglese usando parole che non sai, farai più fatica a capire.
Se quelle parole potessi leggerle, però, riusciresti a capirne molte di più. Il problema è che non riesci a riconoscerle bene nel parlato spontaneo, come vedremo qui sotto.
Insomma, a fronte di tutte queste difficoltà, stai pensando di rassegnarti a non capire? Nemmeno per sogno!
Secondo alcuni studi, infatti, dare la colpa delle nostre difficoltà a fattori esterni, come l’accento o la velocità, ci fa pensare che la comprensione sia totalmente fuori dal nostro controllo. Questo alimenta l’ansia e ci fa arrendere più facilmente quando ascoltiamo.
Se, invece, ti concentri di più sui fattori interni, come le tue tecniche nell’ascolto, sentirai di avere la situazione sotto controllo e riuscirai a perseverare anche quando ti sembra difficile capire.
Ma allora…perché è difficile capire?
Prima di capire le difficoltà nell’ascolto in lingua straniera, approfondiamo che cosa succede nel cervello quando ascoltiamo.
Noi ascoltiamo in due direzioni: bottom-up, dal basso verso l’alto, e top-down, dall’alto verso il basso.
- Bottom-up significa che sentiamo i suoni e li combiniamo per formare parole, che poi diventano frasi.
È un po’ come costruire un castello di Lego.
- L’ascolto top-down corrisponde alla nostra capacità di ascoltare un discorso e usare il contesto e la nostra conoscenza del mondo per capire meglio quello che non è chiaro.
Per esempio, se guardo MasterChef, penso alla cucina, a quello che è successo nell’episodio precedente e a quello che potrebbe succedere in questo episodio. In questo modo, posso appoggiarmi al contesto e a questa mia conoscenza pregressa quando non capisco qualcosa.
Quando ascoltiamo nella nostra prima lingua, ci affidiamo alla prima tecnica, l’ascolto bottom-up, in modo del tutto automatico: a meno di problemi uditivi, sentire i suoni e metterli insieme in parole e frasi è facile e non richiede troppo sforzo. Raramente ci serve il contesto per capire in modo top-down.
Ascoltare in una lingua straniera però è diverso.
L’ascolto bottom-up è più difficile e richiede più sforzo, perché è più difficile sentire i suoni e combinarli in sillabe, parole e frasi. Tendiamo quindi a usare di più e più spesso il top-down, il contesto, per riempire i buchi di comprensione.
In definitiva, bottom-up e top-down sono entrambe modalità più difficili in inglese.
Maquindidovefinisceunaparolaeinizialaseguente?
Se non sappiamo molto di un tema, anche cercare di capire il contesto di un discorso diventa molto più difficile in inglese rispetto alla nostra lingua madre.
Ma il problema grosso è nell’ascolto bottom-up: dobbiamo concentrarci molto di più per sentire i suoni e le parole!
A volte non le sentiamo per niente, o le confondiamo con altri suoni o parole.
Inoltre, a volte è difficile sentire quando finisce una parola e quando inizia quella successiva: per esempio, invece di sentire ‘ice cream’, sentiamo ‘I scream’.
Che tipo di problemi di ascolto bottom-up possono capitare? Eccone 3 dei principali:
- L’aspettativa che le parole si pronuncino come sono scritte. In molte lingue, come l’italiano e lo spagnolo, le parole si pronunciano come si scrivono. Quando impariamo parole nuove in inglese, può essere difficile ricordarne la pronuncia, che a volte può sembrare completamente arbitraria.
Per esempio, perché non si pronuncia la ‘t’ in ‘castle‘ o la ‘b’ in ‘lamb‘? E perché le parole ‘cough‘, ‘through‘ e ‘dough‘ non fanno rima anche se finiscono tutte in -ough? E poi, perché la pronuncia di ‘walk‘ e ‘work‘ è così simile?
- L’inglese ha un sacco di vocali. Per esempio, l’italiano ha solo 7 suoni vocalici, mentre l’inglese ne ha più di 20!
Come dimostrato da alcuni studi, la nostra lingua madre influisce su come comprendiamo i suoni nelle lingue straniere. Di conseguenza, quando sentiamo ‘feet’ e ‘fit’, che contengono in inglese due suoni diversi (rispettivamente una ‘i’ lunga e una ‘i’ corta), li cataloghiamo automaticamente come se avessero lo stesso suono, confondendo quindi parole diverse.
- Nella parlata inglese spontanea, tante parole sono pronunciate in forma ridotta, ovvero molti suoni vengono eliminati o modificati. Per esempio, parole molto frequenti come and, a, for o it non sono quasi mai pronunciate in forma completa, quindi è facile perdersele.
Questo è uno dei motivi per cui l’inglese parlato sembra sempre troppo veloce e senza spazi tra le parole!
Ma allora con tutte queste differenze, possiamo fare qualcosa per migliorare?
La buona notizia è che…
Secondo la ricerca, sia i bambini sia gli adulti possono migliorare la loro percezione e produzione di suoni in lingua straniera ascoltando spesso buoni esempi della lingua straniera.
Anche se invecchiamo, il cervello può comunque evolvere.
Ecco quindi i nostri 11 consigli per aiutarti a capire meglio l’inglese:
Concentrati sull’imparare, riconoscere e distinguere i suoni:
- Fraternizza col nemico: se fai fatica a capire i suoni, perché non studiarli? Guarda questi video della BBC che spiegano i suoni in inglese. Poi, allenati a riconoscerli e a pronunciarli.
- Impara le differenze tra suoni: uno dei problemi maggiori nella comprensione è riuscire a distinguere i suoni simili. Puoi fare pratica con le coppie minime, ovvero coppie di parole uguali tranne in un suono (come feet/fit, mode/node, bird/beard) usando video Youtube.
Allena l’ascolto bottom-up
- Riparti dalle basi: ti ricordi quando facevi i dettati a scuola? Trascrivere discorsi in inglese può essere un esercizio molto utile per migliorare la comprensione orale. Scegli 30 secondi di un video o un audio, ascoltalo qualche volta e cerca di trascriverlo. Poi leggi la trascrizione o i sottotitoli e correggi i tuoi errori. In questo modo, ti concentrerai in modo intensivo sulle tue abilità di decodifica bottom-up. Inoltre, capirai dove hai sbagliato, quali parole non sei riuscito a separare e quali ti sei perso.
- Mind the gaps: perché non sfidare te stesso in un ascolto con gap-fill (esercizio a riempimento)? Puoi scegliere un video o un audio, scaricare la trascrizione e fare il tuo gap-fill. Se non hai tempo e vuoi un esercizio già pronto, puoi usare Tubequizard o se preferisci studiare con la musica, Lyrics Training.
Ma non dimenticare le tue abilità top-down!
- Prima di cominciare a guardare o ascoltare qualcosa in inglese, informati sul tema. Cerca qualche parola, guarda il trailer o leggi la descrizione.
Divertiti e imparerai di più:
- La pratica aiuta a perfezionare: introduci l’ascolto in inglese nella tua vita quotidiana. Poniti degli obiettivi piccoli e gestibili, per esempio ‘questa settimana guarderò almeno una puntata di questo telefilm’ in lingua originale. Leggi questo articolo per altri consigli su come perseverare nel tuo apprendimento.
- Divertiti! Quali sono i tuoi hobby e interessi? Che cosa ti fa ridere o riflettere? Trova delle risorse in inglese che stimolino il tuo interesse o che ti facciano divertire, e concentrati su quelle. A molte persone piace guardare serie e film in inglese, e con tutti i servizi di streaming che esistono, hai tantissime alternative a disposizione! Se non sei abbonato a nessun servizio di streaming, puoi guardare molti programmi in lingua originale anche con una semplice TV. Insomma, non hai più scuse per non provarc!
- Non puntare subito alla perfezione: quando inizi a guardare o ad ascoltare contenuti in inglese, non puntare a capire tutto subito. Va benissimo usare sottotitoli e trascrizioni all’inizio. Questo non vuol dire che non stai migliorando, ma semplicemente che ti servono un po’ di tempo e di supporto per abituarti all’ascolto.
Usa l’ascolto per imparare ancora più inglese:
- Prendi nota delle parole nuove che senti o delle parole che conosci ma che non hai riconosciuto in forma orale. Puoi registrarle sul cellulare: con l’app Wordreference, ti basta cliccare la stellina per aggiungere le parole alla tua lista dei preferiti. In alternativa, puoi creare delle flashcard usando Quizlet e usarle per fare dei piccoli test, per esempio ascoltando le parole e scrivendole. Puoi anche ascoltare la pronuncia delle parole, così imparerai a pronunciare e a memorizzare le parole che si pronunciano in modo diverso da come si scrivono.
Keep calm and carry on!
- Se sai che quando ascolti in inglese tendi ad andare nel panico o a innervosirti, prova con delle tecniche di rilassamento prima di cominciare l’ascolto o la visione. Respira e ricordati che non sei sotto esame. Quando non capisci qualcosa, metti in pausa il video/audio e riascolta, oppure attiva i sottotitoli e vai avanti. Anche solo fermarsi per qualche secondo per riprendere la concentrazione può aiutarti!
- Se durante una conversazione non capisci qualcosa, chi ha detto che devi stare in silenzio senza mai interrompere? Proprio come quando metti in pausa un film, a volte potrai chiedere cortesemente al tuo interlocutore di aiutarti a capire. Impara le strategie di comunicazione utili per interrompere, chiedere di riformulare e chiedere un chiarimento, così ti sentirai più tranquillo e avrai la situazione più sotto controllo. Qui troverai una lista di frasi utili.
Conclusione
Capire l’inglese può essere difficile. Possiamo dare la colpa alla velocità, all’accento e al lessico, ma è molto meglio essere pragmatici e concentrarci su quello che possiamo fare per capire meglio.
Ora sai che cosa succede nel cervello quando ascoltiamo in modo bottom-up, costruendo parole e frasi a partire dai suoni, e in modo top-down, usando la conoscenza del mondo per capire meglio.
Inoltre, abbiamo considerato tre caratteristiche dell’inglese che ne rendono difficile la comprensione: le forme ridotte, i suoni e la divergenza tra ortografia e pronuncia.
Ma soprattutto, ora è il momento di attivarsi: impara i suoni, trascrivi, espandi il tuo lessico, divertiti e allenati con costanza!
Qual è il tuo consiglio preferito per migliorare l’inglese? Quale proverai?
Raccontacelo nei commenti!